La
Fiat 124 Cabriolet Touring è stato l’ultimo progetto dalla carrozzeria Touring .
La Touring era una carrozzeria italiana fondata a Milano nel 1926, specializzata nella progettazione e assemblaggio di autovetture fuori serie, per conto di altre case automobilistiche che gli fornivano gli autotelai.
Nel 1966,alla presentazione della nostra beniamina la carrozzeria Touring si rivolse alla Fiat chiedendo il telaio di una vettura di serie per realizzare un nuovo modello. La Fiat consegnò alla carrozzeria una
Fiat 124 berlina completa.
La Carrozzeria Touring la elaborò e realizzò la
Fiat 124 cabriolet Touring, che fu presentata al salone di Torino del 1966. Era una Cabriolet quattro posti e due porte, una
124 berlina a cui era stato asportato il tetto e irrobustito il telaio. La nuova vettura era caratterizzata, tra l' altro, da due sole portiere laterali allungate per favorire l’accesso ai sedili posteriori e un parabrezza maggiormente inclinato.
La Fiat 124 Cabriolet Touring era fornita anche di Hard Top in poliestere per il periodo invernale.Il telaio, la meccanica e il motore rimanevano identici a quelli della
Fiat 124 Berlina da cui derivava.
Al Salone di Torino del 1966 riscosse un notevole successo di pubblico, la vettura piacque addirittura ad Agnelli, ma purtroppo la Fiat non si interessò alla sua produzione.
Infatti la vettura risultava molto ben proporzionata, con un aspetto gradevole e buon equilibrio dei volumi.
A parte le modifiche proprie dell' allestimento a due porte, anche dentro era identica alla berlina a quattro porte da cui derivava. Unica differenza era il quadro strumenti, che sullo strumento rettangolare di serie vedeva ora inserito un elegante pannello di radica con incastonati tutti strumenti circolari a fondo scuro, con una dotazione più completa.
[Tale accessorio era molto in voga all' epoca e veniva venduto come salato "aftermarket", N.d.R.]
La Carrozzeria Touring che si trovava già in cattive acque a causa di enormi debiti, col fallimento di questo progetto arrivò presto allla chiusura, che avvenne alla fine dello stesso 1966.
Questo unico esemplare è adesso di proprietà di un socio ASI che la tiene e la cura amorevolmente; egli afferma orgoglioso che "la capote è così ben studiata e realizzata che non è mai entrata una goccia d' acqua!".