sabato 27 novembre 2010

RADIOTAXI LA CAPITALE......

Francia 11. Così si chiamava un taxi su vettura Fiat 124 che d' estate si vedeva nella mia città per qualche tempo. Questa 124 - mi pare fosse una 1200/serie III - veniva da Roma, era tutta gialla e sulle fiancate portava scritto questo codice di chiamata radio. La nostra beniamina ha eccelso, naturalmente, anche soprattutto in questo ruolo. Pur con livree diverse, la 124 berlina e Special ha militato massicciamente in questo ruolo in tutte le città d' Italia (e non). Mi ricordo perfettamente che, a questo riguardo, Roma fino a tutti gli anni Ottanta era la "città delle 124": era pieno, ne vedevi dovunque. E moltissime erano adibite a questo servizio. La 124 aveva una naturale inclinazione per questo, col suo spazio per persone e bagagli, il suo comfort e le sue ottime prestazioni. E quante volte me la sono sentita portare a paragone! "...ma sai, la Tipo è spaziosa: ha un divano posteriore lungo come la 124 o la Mercedes....". Una cosa curiosa poi è che spesso queste auto, quando cominciavano ad essere attempate, venivano ibridate in mille modi, per piacere o necessità: ho visto esemplari col volante sostituito da quello della 125; altra modifica vista spessissimo era la calandra nera sugli esemplari più anziani, ruote e coppe di tutto di più, paraurti idem.
E poi qualche esemplare coi fanali posteriori cambiati, generalmente quelli delle versioni più recenti sulle più vecchie. Inutile dire che la diffusione praticamente a livello mondiale della nostra veterana ha allargato ancora di più la rosa delle livree indossate.
Al Cairo si dice che la metà dei taxi siano o 124 o Zhigulì. Ma la "palma d' oro" alla fantasia va senza dubbio ai cubani: guardate le foto allegate all' articolo e capirete perché. Innanzitutto dall' unione artigianale di due scocche di Zhigulì hanno tirato fuori una limousine. Si dice che queste auto abbiano dei longheroni di rinforzo sotto il pianale per poter avere la necessaria rigidezza strutturale. Ma non contenti, per promuovere al meglio il loro business si sono inventati anche ...il rimorchietto!
Come negare alla nostra beniamina qualità come essere cosmopolita e proteiforme? vorremmo dedicare questo articolo alla memoria di Luca Massari, il povero tassista assassinato vigliaccamente a Milano, con l' augurio che possa avere un giorno giustizia.





















sabato 13 novembre 2010

LA 124 DA PUBBLICA ASSISTENZA

Un' auto importante come la Fiat 124 non poteva sottrarsi anche a quest' altro ruolo pubblico: dopo la militanza nelle Forze dell' Ordine eccola pure in quello della pubblica assistenza, nella fattispecie la versione Ambulanza.
Questa particolare versione era allestita su licenza da un paio di famosi carrozzieri specializzati in questo tipo di trasformazioni, tra cui Boneschi. Nelle foto allegate all' articolo vediamo il tipo con carrozzeria ordinaria, ovvero solo Familiare leggermente rialzata.
L' auto disponeva di un abitacolo col sedile dell' autista convenzionale, identico alla berlina. Subito alle spalle di costui c' era una paratia parziale, limitata solo al lato sinistro.
A destra era stato abolito il sedile passeggero, occupato dalla singola barella che arrivava ovviamente fino alla coda.
Nel padiglione posteriore, allestito con l' apparecchiatura base di pronto soccorso e l' impianto per la somministrazione di ossigeno, c' era posto anche per il barelliere ed un eventuale medico. Presenti inoltre un apparato radio per il collegamento con le strutture sanitarie e gli impianti luminosi e acustici per affrontare le emergenze (un girevole a luce blù posto sul tetto e una sirena convenzionale montata nel vano motore).
Invariate le prestazioni rispetto al modello Familiare da cui derivava. Ne esisteva anche una versione "a passo lungo", leggermente allungata con l' aggiunta di una ulteriore breve sezione in coda e che montava i fanali della 128 Familiare. Possiamo immaginare che forse il comfort, specie per il malato disteso in barella non fosse proprio il massimo, a causa delle sospensioni non proprio perfette; sicuramente però costui poteva contare sulla celerità del servizio grazie alla notevole velocità massima che l' auto poteva raggiungere per quei tempi.



sabato 6 novembre 2010

LA FIAT 124 NEL MONDO: IMMAGINI

Anche i suoi (credo pochi) detrattori non potranno negare una cosa: la FIAT 124 è stata una protagonista delle strade del mondo intero. Non esiste posto nel globo dove la sua sagoma non sia stata conosciuta, il suo "sorrisone cromato" e i suoi fanaloni che sembrano benevoli occhi, non abbiano fatto la loro comparsa.
Ai suoi tempi la 124 era una reginetta del suo segmento, inferiore solo alla superba Alfa-Romeo Giulia 1300TI. Piano piano, grazie anche alle fabbriche licenziatarie sparse per il mondo ha cominciato ad apparire dovunque.
Tra i posti più remoti a noi, la madrepatria, figurano Uruguay, Paraguay, Venezuela, Pakistan, India, Korea e Malesia. Più quelle direttamente importate in Australia.
E' pur vero che all' inizio degli anni '70 la Fiat sbarcò in Nord America e Canada e, tra i suoi prodotti c'erano le 124 berlina, familiare e Special, tutte serie III, modificate secondo le norme antinfortunistiche e ambientali locali.
Abbiamo già avuto modo di accennare che questa operazione fu essenzialmente un flop, dovuto quasi esclusivamente alla scarsa qualità dei materiali e alla alta vulnerabilità alla corrosione di queste auto, chiamate ad operare in condizioni ambientali e climatiche molto severe.
Questo solitario esemplare di berlina 1200/I^serie, fotografato recentemente nientemeno che in una strada di New York, testimonia quanto affermiamo, benché siamo convinti che, con molta probabilità, si tratti di un esemplare costruito in America Latina e di lì giunto; la traccia ne è che monta paraurti ibridi con rostri della serie II, tipici di quella produzione: l' esemplare del nostro amico Arturo A. dall' Uruguay ne è la prova (v. sul sito "GLI OSPITI").
Anche con la sua aria umile e dimessa, e con l' aspetto di chi ha conosciuto tempi migliori, questa solitaria 124 sembra essere a suo agio anche nelle sterminate vie della Grande Mela: è o non è la FIAT 124 una grande Auto cosmopolita?










martedì 2 novembre 2010

TUNING, CHE PASSIONE parte IV

Ultima, ma non per ultima ecco un' altra grande nazione, la Spagna. Bel paese latino, in cui si coniugano ancora molto bene tradizione e modernità, la penisola Iberica viene subito dopo l' Italia per (si fa per dire) per il suo coinvolgimento nel "progetto 124". Come ben sappiamo, dal 1968 al 1980 la sua filiale della casa madre, la Seat costruì su licenza quasi tutte le versioni progettate a Torino, più quelle sviluppate in loco.
Un' altra carta vincente degli intraprendenti spagnoli è il loro gusto per il bello: basta vedere la 124D modello 1976, carrozzeria FL. In questo piccolo articolo abbiamo scelto poche immagini rappresentative, non certo esaustive per la creatività dei nostri cugini ispanici.
Nella prima foto abbiamo una 124D "faro redondo" magistralmente allestita con cerchi in lega, fari di profondità e spoiler anteriore. Un po fuori luogo la modanatura laterale in acciaio - paradossalmente di serie - e i vetri oscurati. Ma in Spagna fa caldo....
Abbiamo poi un bellissimo interno con strumenti ausiliari appositamente previsti after-market e, soprattutto uno splendido volante sportivo in legno. Non di serie le tasche laterali portacarte della 124 Special. A seguire vediamo una 124L (prima serie) con bei cerchi in lega ma paraurti fuori ordinanza e - soprattutto -più in basso la 124 spagnola per antonomasia, le versioni con telaio FL e FU in tre suggestive elaborazioni. L' esperienza insegna che molto raramente la derivata è meglio dell' originale, o perlomeno bella. In questo caso gli spagnoli sono riusciti in pieno! Hasta pronto siempre nuestros amigos!