Anche i suoi (credo pochi) detrattori non potranno negare una cosa: la FIAT 124 è stata una protagonista delle strade del mondo intero. Non esiste posto nel globo dove la sua sagoma non sia stata conosciuta, il suo "sorrisone cromato" e i suoi fanaloni che sembrano benevoli occhi, non abbiano fatto la loro comparsa.
Ai suoi tempi la 124 era una reginetta del suo segmento, inferiore solo alla superba Alfa-Romeo Giulia 1300TI. Piano piano, grazie anche alle fabbriche licenziatarie sparse per il mondo ha cominciato ad apparire dovunque.
Tra i posti più remoti a noi, la madrepatria, figurano Uruguay, Paraguay, Venezuela, Pakistan, India, Korea e Malesia. Più quelle direttamente importate in Australia.
E' pur vero che all' inizio degli anni '70 la Fiat sbarcò in Nord America e Canada e, tra i suoi prodotti c'erano le 124 berlina, familiare e Special, tutte serie III, modificate secondo le norme antinfortunistiche e ambientali locali.
Abbiamo già avuto modo di accennare che questa operazione fu essenzialmente un flop, dovuto quasi esclusivamente alla scarsa qualità dei materiali e alla alta vulnerabilità alla corrosione di queste auto, chiamate ad operare in condizioni ambientali e climatiche molto severe.
Questo solitario esemplare di berlina 1200/I^serie, fotografato recentemente nientemeno che in una strada di New York, testimonia quanto affermiamo, benché siamo convinti che, con molta probabilità, si tratti di un esemplare costruito in America Latina e di lì giunto; la traccia ne è che monta paraurti ibridi con rostri della serie II, tipici di quella produzione: l' esemplare del nostro amico Arturo A. dall' Uruguay ne è la prova (v. sul sito "GLI OSPITI").
Anche con la sua aria umile e dimessa, e con l' aspetto di chi ha conosciuto tempi migliori, questa solitaria 124 sembra essere a suo agio anche nelle sterminate vie della Grande Mela: è o non è la FIAT 124 una grande Auto cosmopolita?
SULLE ALI DELL'AVVENTURA
4 anni fa
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