mercoledì 30 settembre 2009

PRIMA DELLA 124 C'ERA.....







...la 123! sì, contemporaneamente allo sviluppo del progetto n. 124, all' Ufficio Tecnico Fiat era in corso di elaborazione il progetto n. 123 (E4), un progetto molto avanzato e avanti nei tempi che prevedeva uno schema meccanico rivoluzionario, il cosiddetto "tutto avanti" e cioè motore-cambio anteriore trasversale e trazione anteriore.
L'Ing. Dante Giacosa si adoperò per mettere in luce davanti la dirigenza Fiat dell'epoca i vantaggi di questo progetto, che non erano pochi: vettura moderna, più spaziosa, e alla lunga più economica. Questa 123E4 avrebbe riassunto le esperienze fatte con la Autobianchi "Primula" e con i prototipi 123 già sperimentati. Giacosa infatti pensava che questo progetto fosse di gran lunga da preferire per sostituire la obsoleta 1100/103 ma nonostante le prove positive del prototipo la dirigenza Fiat rimase immobile.
Nacque anzi, con l'altro ufficio tecnico che portava avanti il progetto n. 124 una accesa rivalità. I fautori del progetto 124, i cosiddetti conservatori, dal canto loro sostenevano una estrema leggerezza e un basso costo di produzione del loro modello. Bisognava scegliere e dopo molte traversie e ripensamenti la direzione generale si concentrò sul modello 124. Di questa se ne costruirono parecchi prototipi provati a lungo in una infinita varietà di situazioni e realtà anche climatiche e, sebbene Giacosa avesse affinato fino al prodotto definitivo il modello n.123 non furono ascoltati i suoi sostenitori, direzione commerciale inclusa.
La 124 finì per sostituire la 1300, il compito di sostituire la 1100/103 fu affidato alla 1100R. La 123 andò in produzione finalmente nel 1969 sotto il marchio "Autobianchi" e la sigla A111. Il suo motore era quello della 124 Special 1438cc.
Quindi la A111 "non fu un grossolano tentativo di imitazione [della124]" ma, almeno dal punto di vista concettuale, una ottima berlina 4 porte molto moderna. Nelle linee generali e nelle dimensioni si rifaceva e somigliava molto alla sua rivale. Era stato fatto anche un tentativo stilistico per renderla in un certo senso più ricercata e pretenziosa della sua più plebea controparte Fiat ma per una somma di motivi quest'auto non fu capita.
Alcune soluzioni stilistiche come il disegno delle ruote, la plancia e altri particolari non erano francamente il massimo e contemporaneamente il travolgente successo del progetto rivale la misero in ombra malgrado le sue indubbie qualità.
Se ne vendettero davvero poche e sinceramente poche me ne ricordo in giro. In un servizio apparso su "Quattroruote" alcuni anni fà essa era purtroppo inclusa nell'elenco dei cosiddetti "limoni", cioè i flop commerciali.



Nessun commento:

Posta un commento

hanno espresso il loro parere