Nella mia città c' è un mio collega in pensione che conserva amorosamente una gemella della nostra beniamina, una 124/ 1200 prima serie. E' quella bianca nelle foto a corredo del presente articolo.
Oramai un annetto fa circa mi stavo recando da Piero, quando giunto a circa cento metri dalla sua officina, visibile in fondo alla foto sopra, vedo la 124 del mio conoscente parcheggiata là vicino.
Mi fermo immediatamente pensando che fosse nei paraggi, con l' intento di salutarlo e mostrargli il mio gioiello, sorella della sua. Ma la nei dintorni non c' era traccia di questo signore. Evidentemente egli non era in nessuno dei negozi la intorno ma a casa di qualcuno. Penso di aspettarlo un po e intanto colgo l'occasione per scattare qualche fotina alle due gemelle ...superstiti, evento oramai rarissimo all' infuori dei raduni. Aspetto diverso tempo ma di Glauco - questo il suo nome - nessuna traccia. Alla fine me ne devo andare e così mi rimane il desiderio di ri incontrarlo in una occasione simile.
Ho conosciuto questo ingegnere nel lontano 1990, appena assunto. Non lavorava nel mio reparto, fu un' occasione fortuita. Per mille motivi non avuto modo di approfondire la conoscenza con questo che è conosciuto come un galantuomo. Un giorno dei primi anni Novanta ricordo di essermi recato nel parcheggio aziendale coperto, al termine della giornata lavorativa, per prendere la mia allora FiatUno e sentii distintamente il motore della sua 124 in moto; egli era uscito qualche minuto prima di me e la stava scaldando prima di avviarsi.
Ho avuto pochissime occasioni di parlarci, tutte antecedenti all' acquisto della mia beniamina. In una ricordo di avergli chiesto se fosse disposto a vendermi la sua. Con garbo egli rifiutò fermamente asserendo ch' egli era innamorato di quell' auto e che l' avrebbe tenuta per sempre, fino all' ultimo giorno della sua vita, vita di lui. "E poi ne sarà quel che Dio vuole" mi disse concludendo il discorso.
Di fronte a tanto - più che giusto - attaccamento io non aggiunsi verbo, anzi gli augurai di godersela più a lungo possibile. Ebbi poi modo di ri incontrare Glauco in banca, una mattina. Egli era oramai in pensione da tempo. Parlammo un pò e dal suo discorso scaturì la grande passione e la profonda e giustificata fiducia ch' egli nutre verso la sua auto. Mi disse che era stata ritargata, perché quel numero ad Ancona corrisponde all' anno 1972, e ne parlava come se fosse un' auto attuale.
Gli feci presente che c' era la possibilità di iscriverla a uno dei sodalizi per registrarla - meritatamente come auto d' epoca - ma lui non volle sapere assolutamente. Mi disse che ne era molto soddisfatto, che l'unica volta che si era fermata era stato una mattina di Luglio in pieno centro, vicino la carrozzeria che ha aggiustato la mia, verso mezzo giorno. Era in una interminabile colonna, oltretutto stavano pure asfaltando. Quella canicola fece sì che insorgesse un fenomeno di "vapour-lock" o, detto chiaramente un tappo di vapore. Lui asserisce che "la benzina gli andò in ebollizione", e dovette fermarsi a fare il raffreddamento.
Per il resto la macchina va bene, fila come un razzo anche su per le salite e lui la usa anche per i lunghi viaggi. L' auto di Glauco è perfettamente originale, è alimentata a benzina e l'unica modifica che il bravo ingegnere le ha fatto praticare è il rifacimento della tappezzeria.
E la calandra nera, di un esemplare del 1972 perchè una volta "si era appoggiato" ad un cancello. E stop. L' unico inconveniente per quest' auto è che, essendo usata normalmente come auto di tutti i giorni, viaggia pure col maltempo. E infatti qualche piccola bollicina di ruggine in qualche posto comincia a vedersi.
Glauco mi ha raccontato che l' unica volta che ha avuto un problema è stato quando gli si è bucato il serbatoio della benzina. In seguito è riuscito a trovarlo a Reggio Calabria, ma non mi ha detto come. La 124 inoltre, dopo aver percorso circa 250mila Km col suo motore originale ne ha avuto un altro di rimpiazzo, quello da 65 CV di una serie III.
Egli mi ha rivelato come abbia pregato - anni fà - un vecchio negozio della nostra città di vendergli questo motore che aveva in esposizione. Mi ha detto pure quanto lo ha pagato ma non lo ricordo. Attualmente l' unico cruccio di Glauco è che questo motore, per cause che non gli è riuscito finora di appurare, tende a surriscaldare. Egli ci ha fatto mille studi ed esperimenti ma il motore pare non voglia saperne di funzionare regolarmente.
Infatti lui, quando la mia auto era in fase di riassemlaggio presso l' officina di Piero, giunse perfino a chiede in prestito il mio termostato nuovo di zecca per fare delle prove.
Non ho idea come vadano adesso le cose, è un pò che non incontro questo signore, una persona simpatica ma che sembra uscita da un film degli anni '60.
Speriamo di rincontrarlo presto e che abbia potuto superare questo inconveniente. Speriamo che lui e la sua inconfondibile 124 bianca possano girare ancora a lungo per le nostre strade.
SULLE ALI DELL'AVVENTURA
4 anni fa
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