Il 16 Marzo di quest' anno se ne è andato quello che a ragione è definito l' ultimo Grande di Fiat Auto: l' ing. Vittorio Ghidella. Laureatosi a pieni voti in ingegneria meccanica al Politecnico di Torino, dopo aver aiutato il padre nella sua fabbrica di cuscinetti a sfere (Riv_SkF) entrò in Fiat, dapprima alla Filiale Fiat_Allis in Nord America, poi nel 1978 a Torino per risollevare le sorti del colosso, che non navigava in buone acque, sia per gli scioperi degli anni di piombo sia per la gamma di vetture che era da rinnovare.
Profondo conoscitore delle auto, amava quel mondo ed era convinto che le vetture dovessero essere innanzitutto popolari, oltreché belle. Il suo grande successo, un successo travolgente e forse irripetibile, che risollevò letteralmente la Fiat ponendola al quinto posto dei costruttori mondiali e prima in Europa fu la FiatUno, di cui se ne sono vendute oltre sei milioni.
Ghidella era un uomo simpatico, affabile, che credeva in quello che faceva; altri suoi grandi successi, di larga diffusione e che tanto lustro hanno dato alla Fiat sono state la Tipo, la Croma, la Delta, la Thema, la 164 e la Y10.
Entrato però in contrasto con Cesare Romiti, che non credeva nel settore Fiat Auto, Ghidella se ne andò a mietere successi in altre industrie. Peccato per Fiat che l' idea giusta era quella di Ghidella ("non ci si improvvisa ingegnere a sessant' anni!"), perché poco tempo dopo la nostra multinazionale ricominciò a perdere terreno...
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6 anni fa
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